Collezione Zhong Guo
La città più grande della Cina. Una megalopoli contemporanea di 30 milioni di abitanti.
Da questa sponda del lungofiume Bund sembra un mondo intero affiacciato sull’Oriental Pearl Tower. Luci a non finire, nei riflessi increspati dell’Hangpu. Voci che si rincorrono e confondono, fino a diventare lingua nuova. Riesci a sentirla?
Venezia d’Oriente. La descrisse così Marco Polo, ne Il Milione. 350 ponti di pietra, 12 pagode e 50 templi. Ma la mia destinazione è un’altra: il Museo della Seta. 6.000 anni di storia e lavorazione di uno dei tessuti più pregiati al mondo. È qui che vedo la Mud Silk, tipica della regione di Guangdong. Sofisticata, leggera, rara come una perla.
Nanchino, una capitale perduta. Vive nei suoi contrasti. Cosmopolita e commerciale, dalla logica perfetta e veloce; millenaria e stoica, nei riti di gratitudine e lentezza.
Ha un ritmo solo suo, come i telai al tatto delle sarte. Centinaia di mani in fila, sotto luci bianche al neon, nel cuore di una cultura imperiale.
La Terra di Mezzo si chiude qui, nell’allaccio scuro di un alamaro in macramè. Uno scrigno a metà tra la testa e il cuore, dove sento il respiro crescere e a tratti mancare. Dell’Oriente amo il suo significato: sorgere. Zhon Guo è rinascita, come l’alba in un giorno di festa.